Il romanzo di David Lodge è una commedia divertente che affronta la vita matrimoniale, la difficoltà di conciliare fede, desiderio, responsabilità e ambizione intellettuale, ambientata nel contesto della vita accademica e delle frustrazioni quotidiane.

Attraverso un tono parodico, il testo esplora le influenze letterarie che modellano la visione del mondo del protagonista, immerso in un contesto sociale e religioso in evoluzione. Tra i temi principali emergono la contraccezione, la fede, il matrimonio e le inquietudini intellettuali, con la sala di lettura del British Museum di Londra a fare da sfondo predominante.
Adam Appleby, dottorando cattolico e padre di famiglia, si trova a fronteggiare l’eventualità di una quarta gravidanza della moglie, mentre cerca di destreggiarsi tra le difficoltà della vita accademica e le responsabilità familiari.
Marito devoto e padre di tre figli, è sommerso da problemi finanziari, accademici e coniugali. Sin dal risveglio, la sua mente è invasa da un vortice di pensieri negativi che segnano l’inizio della sua giornata.
Adam guida il suo vecchio e malandato scooter fino alla sala di lettura del British Museum, dove dovrebbe iniziare a lavorare alla sua tesi di dottorato. Con sé trascina un carico di appunti e libri, temendo di non avere quello necessario proprio nel momento cruciale.
Durante la giornata, si imbatte nel suo collega Camel, intrattiene diverse conversazioni telefoniche con Barbara, partecipa a un incontro di cattolici per discutere di contraccezione e incontra la nipote di uno scrittore cattolico minore. Quest’ultima occasione si trasforma in un’opportunità: Adam spera di ottenere manoscritti inediti che gli permettano di guadagnare credibilità accademica e, con un po’ di fortuna, assicurarsi un lavoro.
Adam e la moglie Barbara
Adam e Barbara sono una coppia cattolica che affronta le sfide della pianificazione familiare e le pressioni della vita accademica.
La loro relazione è un delicato equilibrio tra momenti di affetto e umorismo, intervallati da tensioni, ansie e frustrazioni.
Gran parte delle loro difficoltà nasce dalla scelta di seguire i principi della loro fede, che li vincola al “Metodo sicuro” come unica forma di controllo delle nascite.
Questo approccio, spesso inefficace, alimenta preoccupazioni costanti riguardo a possibili gravidanze non pianificate.
Barbara, in particolare, è frequentemente impegnata a monitorare la sua temperatura per individuare i giorni fertili, un rituale che non fa che intensificare la pressione nella loro quotidianità.
La relazione tra Adam e Barbara offre un ritratto autentico e ricco di humor di una coppia alle prese con le sfide del matrimonio, della fede e delle difficoltà economiche nella Londra degli anni ’60. Il romanzo fu pubblicato nel 1965.
Umorismo e situazioni paradossali in una commedia divertente
L’opera è piena di umorismo, spesso derivante dalle situazioni assurde che Adam deve affrontare nella sua vita quotidiana, come la difficoltà di trovare un paio di mutande pulite o la sua interazione con i suoi figli.
L’episodio delle mutande bruciate e l’utilizzo di quelle della moglie, lo porta ad un’improvvisa comprensione di “deviazione sessuale”.
“Alla fine trovò un paio di mutandine di un casto colore bianco. Sfortunatamente erano anche bordate di pizzo, ma non si poteva fare altrimenti. Mentre le indossava, i peli sulle sue gambe crepitavano di elettricità statica. Il tocco aderente ma leggero come una piuma del nylon attorno ai suoi fianchi era per lui una strana sensazione nuova.
Rimase pensieroso davanti allo specchio per un momento, sbalordito da un’improvvisa intuizione di deviazione sessuale.”
Durante un esercitazione antincendio, una donna esorta il pompiere piangendo a prendere il suo manoscritto, perché non può perdere la sua tesi di dottorato.
La donna si fa avanti verso un funzionario e gli consegna una pila di fogli dattiloscritti, dicendo: “Non mi importa di me stessa, ma salva la mia dissertazione di dottorato”.
Il British Museum come metafora
Il British Museum diventa una metafora profonda: rappresenta il luogo di studio e riflessione di Adam, simbolo della sua incessante ricerca di significato e conoscenza, ma anche specchio della sua alienazione e delle sue frustrazioni. Le complessità burocratiche e gli ostacoli affrontati nel museo rispecchiano le difficoltà che Adam vive nella sua sfera personale.
Particolarmente emblematico è il momento in cui Adam tenta di rinnovare il suo biglietto annuale: una scena che mette in evidenza l’assurdità e l’oppressione della burocrazia, dove logica ed efficienza sembrano completamente assenti.
Adam è tormentato dal desiderio sessuale e dalla sua incapacità di conciliarlo con i precetti della sua fede. Questa tensione lo porta a fantasticare sull’infedeltà e a elaborare teorie ironiche sulla sessualità cattolica.
Trova rifugio nella letteratura, ma allo stesso tempo si sente intrappolato dai cliché e dalle aspettative che essa impone alla sua vita. I suoi pensieri sono spesso intramezzati da citazioni letterarie e allusioni.
Nel finale vediamo Adam coinvolto in una serie di eventi bizzarri e potenzialmente compromettenti, lasciando il lettore in sospeso sul suo destino.
Il testo propone una riflessione pungente e arguta sulla vita coniugale, la spiritualità e la condizione dell’intellettuale contemporaneo. Attraverso un’analisi delle contraddizioni e delle sfide nel cercare un equilibrio tra passione, dovere e aspirazioni, emerge un quadro di un mondo in cui la letteratura e la cultura appaiono dominanti e pervasive.
edizione Bompiani 1992
vedi anche l’articolo Un dio e i suoi doni di Compton Burnett